Redistribuire ai disabili i soldi pagati dalle aziende per il mancato rispetto dell’obbligo di assunzione

Persone con disabilità e inserimento lavorativo

 

È la proposta del “Movimento disabili articolo 14” di cui parla Il Sole 24 Ore inviata al presidente della Repubblica. Riportiamo l’articolo: “Per le aziende con più di 14 dipendenti c’è l’obbligo di assumere uno o più lavoratori disabili. Obbligo che però non sempre viene rispettato. Per questo motivo il decreto legislativo 185/2016 correttivo del Jobs Act aveva inasprito le sanzioni: le imprese oggi sono costrette a pagare 153 euro al giorno per la mancata assunzione di disabili.

Piani su misura per i disabili gravi

Un tesoretto che viene versato al Fondo regionale per l’occupazione dei disabili e che potrebbe essere redistribuito direttamente ai portatori di handicap. Secondo le stime del fondatore del Movimento, Giovanni Cafaro, si potrebbero dare ai disabili ogni anno 3.000 euro utilizzando i 15 miliardi delle sanzioni versate per le mancate assunzioni. In più, il Movimento propone di «promuovere e sensibilizzare in Italia l’utilizzo dell’articolo 14 per creare lavoro». L’articolo a cui si fa riferimento è quello del decreto legge 276/2003 che consente alle aziende di essere in regola con la legge 68/99 sull’assunzione dei disabili permettendo alle cooperative sociali di assumere i disabili nella loro struttura protetta, per conto delle aziende chiamate a questo obbligo. L’idea è la seguente: eliminare le sanzioni alle aziende e inserire l’obbligo dell’articolo 14 «che crea lavoro e occupazione». In più, secondo Cafaro, «si potrebbe estendere l’obbligo dell’articolo 14 anche agli enti pubblici, oggi esclusi». L’articolo 14 permette alle cooperative sociali di assumere i disabili nella loro struttura per conto delle aziende; contemporaneamente la cooperativa attiva anche le assunzioni di persone disoccupate o professionisti che svolgeranno i servizi o le consulenze presso le aziende che firmano l’articolo 14″.