Sicilia: difficile situazione nelle cooperative sociali

Difficile situazione in Sicilia per le cooperative sociali

Il Quotidiano di Sicilia deduncia le difficilissime condizioni lavorative di soci di cooperative sociali. Ritardi su ritardi che potrebbero presto portare i lavoratori e le lavoratrici che svolgono servizio per il Comune a protestare in maniera anche eclatante. Una bomba a orologeria che l’amministrazione comunale dovrebbe disinnescare. L’assessore Lombardo: “Mi sto battendo affinché le cooperative vengano pagati”.  Ritardi su ritardi che potrebbero presto portare i lavoratori e le lavoratrici che svolgono servizio per il Comune a protestare in maniera anche eclatante. Le casse di Palazzo degli elefanti infatti sembrano languire, a danno di chi attende i compensi per il proprio lavoro. Una situazione esplosiva che potrebbe già sfociare nella mancata apertura degli asili nido comunali, in programma per la prossima settimana. Le operatrici del consorzio “Il Glicine” di Palermo – che lo scorso 2 ottobre si è aggiudicata l’appalto per il Servizio ausiliario, la fornitura delle derrate alimentari e dei prodotti per la pulizia di tutte e nove le strutture pubbliche – hanno infatti stabilito di non presentarsi al lavoro. Troppi sette mesi di ritardo nel pagamento degli stipendi. Lo spiega Maria Pia D’amico, rappresentante del consorzio palermitano per il quale lavorano 54 persone. “Il Comune di Catania non paga gli stipendi da gennaio – afferma la responsabile catanese. Sono stati corrisposti solo i mesi del 2017, quando ci siamo aggiudicati l’appalto, e poi nessuna fattura è stata liquidata”. “Il consorzio – aggiunge – ha anticipato tre mensilità, pagandoci gli stipendi fino a marzo, e le somme per l’acquisto dei prodotti e degli alimenti. Ma – prosegue – la situazione non può continuare in questo modo. Adesso che gli asili dovrebbero riprendere l’attività – sottolinea – noi non abbiamo alcuna intenzione di continuare a lavorare senza gli stipendi”. Una situazione che sembra accomunare tutti o quasi gli operatori sociali: ritardi, fino a dieci mesi, si registrerebbero anche nelle cooperative socio assistenziali che si occupano di azioni e di disabili. “Siamo davvero in difficoltà – spiega Anna Galletti, responsabile di una cooperativa che si occupa di utenza disabile – e chiediamo ossigeno per andare avanti. Molti di noi rischiano di chiudere”. Una bomba a orologeria che l’amministrazione comunale dovrebbe disinnescare. L’assessore ai Servizi sociali, Giuseppe Lombardo, assicura il massimo impegno da parte del governo cittadino per saldare i pagamenti dei servizi essenziali previsti dalla legge. “La situazione è delicata – evidenzia il delegato del sindaco Pogliese, insediatosi poco più di un mese fa. È una questione di tempo e confido che, non appena avremo la liquidità necessaria – ho già segnalato la questione alla ragioneria all’assessore al bilancio Bonaccorsi – corrisponderemo gli stipendi al consorzio Glicine così come a tutte le cooperative che svolgono servizi obbligatori per legge. Non è facile – conclude Lombardo – ma io mi sto battendo affinché le cooperative siano pagate”.