Arriva Auticon, società che assume solo i talenti dell’autismo

Autismo e lavoro

 

Ne parla Il sole 24 Ore, una società che sbarca in Italia e che ha alti caratteri di innovazione sociale.
«L’autismo non è un errore di sistema, è un diverso sistema operativo». E’ il motto di Auticon, fornitore internazionale di servizi di information technology nato in Germania nel 2011 e da oggi attivo anche in Italia con un team di otto persone. Società forprofit con finalità sociale, Auticon offre consulenza nel settore informatico ad aziende medio-grandi e multinazionali e assume come consulenti esclusivamente persone nello spettro dell’autismo. Fra i suoi fondatori può contare su nomi del calibro di Richard Branson e della famiglia Porsche mentre fra i suoi principali clienti figurano multinazionali come Air Liquide, gruppi bancari e assicurativi quali Unicredit Germania e Allianz e lo studio legale internazionale Linklaters. «È noto da tempo che alcune persone autistiche presentano capacità cognitive particolarmente sviluppate e uniche che le rendono speciali quando si tratta di affrontare problemi complessi, soprattutto negli ambiti tecnologici e scientifici – spiega Alberto Balestrazzi, Ceo di Auticon Italia nella giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo – Allo stesso tempo, le loro diverse percezioni sensoriali e le scarse capacità relazionali spesso gli impediscono di trovare un impiego adeguato alle proprie competenze o di trovarlo del tutto». La mission di Auticon, spiega Balestrazzi, è quella di assumere queste persone dopo adeguate valutazioni degli skill cognitivi e un periodo di preparazione ad affrontare l’ambiente lavorativo in termini relazionali, offrendo loro opportunità di sviluppo professionale in un contesto adeguato alla loro condizione. Al contempo, la società permette ai propri clienti di entrare in contatto con questi talenti.
«Auticon – spiega Balestrazzi – si avvale della figura del job coach e di psicologi clinici ed educatori specializzati in autismo, che seguono costantemente il percorso professionale dei consulenti e mediano con il cliente la predisposizione di un ambiente adatto e favorevole». L’attenzione ai dettagli, l’approccio sistematico al lavoro, il ragionamento logico, il riconoscimento dei pattern, l’individuazione degli errori e la concentrazione costante sono solo alcune delle caratteristiche innate delle persone autistiche. Il loro apporto è particolarmente cruciale in attività quali data mining e business intelligence, testing, qualità e ottimizzazione dei software, cybersecurity nonché validazione dei processi e compliance.
Dal 13 l’azienda ha intrapreso un percorso di espansione internazionale che l’ha portata in pochi anni ad aprire filiali in 7 Paesi (Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Canada, Svizzera e ora Italia) per un totale di 14 uffici e oltre 200 dipendenti. «Lavorare con persone autistiche è prima di tutto una decisione imprenditoriale che ci rende migliori come persone – conclude Balestrazzi – Accogliere la neurodiversità rende ogni team più forte e aiuta le aziende a prepararsi alle prossime sfide della digitalizzazione. Non solo, promuove l’innovazione, migliora la comunicazione e crea spirito di squadra attraverso l’inclusione e la tolleranza. Affinché possano sfruttare al meglio il proprio potenziale, le persone autistiche devono essere messe nelle condizioni di operare in un luogo adeguato alle loro esigenze sensoriali e relazionali , in cui ad esempio non è richiesto di socializzare a tutti i costi e in cui ci si possa anche isolare se necessario. Ma basta davvero poco per rendere l’ambiente di lavoro in linea con i nostri requisiti».